

Much loved by all those musicians who became part of their family of young aspiring pianists .Sergio and Mimi created an oasis of warmth and welcome for young musicians struggling to come to terms with a talent that had chosen them, and that would guide their lives. Providing, like the Craxton’s in London, a shelter where music reigned and was treated with respect and humility that did not exclude hard work and discipline . But it could also be fun especially when Sergio got to the piano and could let rip with improvisations that would incorporate a world of music irreverently poking impish fun at something that professionally was their raison d’etre.
Sergio was an entomologist first and pianist second according to his drole sense of humour.


This would also peep out of his watercolours and sketches of every day life as he saw it .


Mimi always at his side with her cigarette ever present and elegantly placed, would train young musicians ready to be heard by the ‘Maestro’


Sergio was a Renaissance man who thanks to Mimi could also cope with mundane things that our society demands.

https://christopheraxworthymusiccommentary.com/2021/01/13/roberto-prosseda-pays-tribute-to-the-genius-of-chopin-and-the-inspirational-figure-of-fou-tsong/
Francesco Libetta has compiled with love and respect a collection of recollections of a family that meant so much to so many. Together with Roberto Prosseda they closed this ‘at home’ with a skit on Carmen -Cafaro style.





It was the work that they had surprised their Maestro with during the 80th birthday celebrations in 1997 in that ‘Salotto di Roma ‘ of Teatro Ghione and which in that period was frequented by the likes of Franco Manino, Carlo Zecchi, Guido Agosti , Goffredo Petrassi, Franco Ferrara , Lya de Barberiis, Bruno Nicolai and even their next door neighbour, Arrigo Tassinari , Toscanini’s first flute and teacher of generations of flautists including Gazzeloni. There were many other illustrious musicians living in Rome too numerous to add here but you could look below on my web site at the end of this article.


It was the Cafaro’s salotto that he and his illustrious students felt at home in and could make glorious music together to share with a world that did not always realise what a sacrifice it was to be an interpreter where MUSIC was more important than showmanship.


Ecco la prima delle due novità, novembre 2025.
“Sergio Cafaro. Il collezionista di meraviglie” di Francesco Libetta con Alessio Zuccaro, è il ritratto sfaccettato di un artista coltissimo e fuori dal tempo – tra Scelsi, Rota, fossili e disegni ironici – raccontato da colleghi e amici, con un ricordo di Carlo Verdone.
Francesco Libetta con Alessio Zuccaro
SERGIO CAFARO
Il collezionista di meraviglie
con una antologia di scritti e disegni
Pagine VIII+296 – Collana “Personaggi della Musica”, 38 – Illustrato – Euro 33,00
Con testimonianze di: Anna Maria Martinelli, Mauro Arbusti, Christopher Axworthy, Pieralberto Biondi, Paola Bučan Porena, Tiziana Cosentino, Daniela Costa, Michele Dall’Ongaro, Paolo Fazioli, Stefano Fiuzzi, Laura Manzini, Michele Marvulli, Luisa Prayer, Roberto Prosseda, Riccardo Risaliti, Giuliana Soscia, Gianni Tangucci, Luca Verdone.
Il libro contiene “Un ricordo di Sergio Cafaro” di Carlo Verdone.
Pianista e compositore, collezionista di coleotteri e fossili, scrittore dal caratteristico umorismo e disegnatore, Sergio Cafaro nacque a Roma e, a parte i pochi anni trascorsi in nord Africa durante la Seconda Guerra, visse ininterrottamente nella sua città.
Questo è poter prendere il tè con Noretta Conci.
Nel presente volume, tra scritti autobiografici e di fantasia, con testimonianze dirette della moglie, di amici, colleghi e allievi di Cafaro, ritroviamo l’infanzia a Tripoli, l’esperienza al Concorso di Ginevra e l’incontro con Sergio Fiorentino, ammirato poi per tutta la vita, il ruolo nelle creazioni di avanguardia di Giacinto Scelsi, fino alle collaborazioni con Milstein, Szering, Carmirelli, Biondi, A. Ciammarughi, Bučan, De Barberiis, Rota. E la cerchia di amici: il professore Mario Verdone, il compositore Boris Porena.
Emerge il profilo individuale di una personalità artistica e un ambiente culturale: il vivace panorama musicale offerto dalla capitale nel dopoguerra. Qui Cafaro seppe costruirsi una vita da artista, la sua bolla senza nemici naturali, dove la musica fu intesa come un impegno etico, nel dialogo del mondo domestico con la dimensione inattingibile dell’Arte.
Richiedete il libro nei migliori negozi o a questo link:
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Premio Pianistico Sergio Cafaro Accademia Nazionale di Santa Cecilia Luca Ciammarughi Naturalmente Pianoforte Pianoforte PianoTeam Italia Concours de Genève FAZIOLI法吉歐利鋼琴中心 Teatro dell’Opera di Roma Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
Francesco Libetta visits Noretta Conci Leech co founder with her husband of the Keyboard Trust.

In pieno 2025, è meraviglioso poter continuare a incontrare un pezzo di storia della società pianistica europea: la leggendaria Noretta Conci. Condividere i ricordi delle comuni conoscenze (tra gli altri, era lei ad avermi presentato Lord Londonderry, il quale mi raccontava della sua amicizia con Earl Wild, mi mandava lettere in un italiano surreale e ricercato, e i bigliettini natalizî più sontuosi possibile, con immagini dei suoi bisnonni ritratti dal mondo dei Reynolds o Gainsborough…), i piccoli fatti (quando ci eravamo incontrati per caso camminando nelle strade di Manhattan; quando Noretta e suo marito John mi avevano raggiunto a Lecce per un concerto, si erano fermati un paio di giorni e poi eravamo andati insieme a cenare a Gallipoli; o quando alla fine del mio primo concerto a New York aveva preso dalla platea Kissin ed era venuta in camerino – tenendolo per mano – a presentarci, ché per lei eravamo tutti ragazzini…). E le settimane che ho trascorso suo ospite nella meravigliosa casa londinese, e le storie di Pollini che vuole la bistecca prima del concerto, del suo maestro Arturo Benedetti Michelangeli che le sceglie e impone il pianoforte (uno Steinway ancora magnifico).
Oggi Noretta ha novantaquattro anni (“ma sai, sto benissimo, me ne sento non più di ottanta”…). Custode di una rara arte della conversazione, mi ha insegnato a diffidare dalle signore che sfoggiano incessantemente superlativi superflui; e poche cose mi danno la soddisfazione di vederla sorridere alle mie battute. Per il compleanno del 1991 il marito John Leech (di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita) le regalò una Fondazione, il Keyboard Trust. Organizzavano concerti per giovani pianisti; ci suonai anche io, a Londra e New York. Anno dopo anno fu coinvolto Abbado, poi Brendel, Pappano; Nicola Bulgari (che Noretta e John incontrarono infatti proprio a Lecce in occasione del mio concerto…) come Presidente Onorario, e tante altre personalità che tuttora sono attive per tenere in piedi la Fondazione in molte nazioni.

Noretta e John hanno poi regalato la loro Fondazione al mondo pianistico; e nel tempo hanno offerto un concreto esempio di impareggiabile eleganza di comportamenti.


https://christopheraxworthymusiccommentary.com/2024/03/20/christopher-axworthy-dip-ram-aram/