Articolo di Adele Cambria del Venerdi della Repubblica

Cosa accade a un romantico pianista  british

Che cosa può accadere a un romantico pianista british, che si innamora di una

attrice italiana-attrice di teatro e  dei primi sceneggiati televisivi- di nome Ileana

Ghione? Si  incontrano a Siena nell’estate del 1976, Ileana, già famosa, è sconvolta dal

suicidio del primo marito, una amica, Bianca Galvan,  sua compagna all’Accademia Sivio D’Amico, insiste perché   esca dall’incubo e l’invita a frequentare insieme a lei  un corso di canto che si tiene  all’Accademia Chigiana della città toscana…Il pianista british  -Chris  Axworthy- sarà il loro accompagnatore,e, finito il corso, chiederà ad Ileana di restare ancora qualche giorno insieme in Toscana.Lei é incerta, Bianca la incoraggia e riparte da sola per Roma…”Ma quando  Ileana tornò a Roma, andai a salutarla  e mi ritrovai davanti due innamorati…”

La coppia  si annoda intorno a un progetto: quello che sarà il Teatro Ghione, trasformando un pidocchietto(cinemino rionale in via delle Fornaci, a due passi dal Vaticano) nel primo ed unico teatro del quartiere.”Senza Chris non avrei mai avuto il coraggio di gettarmi in quell’impresa”, ricordo che mi disse Ileana.Era un teatro-bomboniera,  tutto foderato di  moquette rosso amaranto e con uno splendido palcoscenico. A proposito di moquette, poiché Ileana mi parlava un po’ preoccupata dai costi dell’impresa, io azzardai:”Perché non allestite una caffetteria  a cui accedere  nell’intervallo dello spettacolo?”E lei, inorridita:”E la mia moquette?”

….Cala il sipario, purtroppo,il 3 dicembre del 2005; Ileana che interpreta l’ Ecuba di Euripide sviene in scena,scusandosi,”mi sento male” ….Chris irrompe sul palcoschenico e la stringe in un lungo bacio quasi a ridarle vita e respiro…Morirà nellla notte all’Ospedale Santo Spirito.

Leggo di lui , raccontato(calunniato, direi)  da Rodolfo, l’unico fratello di Ileana(la sorella Yvelise se ne è andata anche lei, non senza accusare Chris Axworthy  di ogni sorta di nefandezze): e Rodolfo sceneggia  il rogo dei testamenti lasciati  da Ileana facendone torce che fiammeggiano nei vasi di bronzo del Teatro…La motivazione di simili insensatezze?” Ileana-sostiene Rodolfo- aveva lasciato tutti i suoi beni al fratello e alla sorella!”Ma il vedovo(” che poi non si sa se abbia mai sposato davvero Ileana”- queste le voci  che fecero correre Rodolfo e  Yvelise-)avrebbe bruciato i testamenti della moglie!

Testimone oculare della sepoltura della mia amica nella tomba di famiglia al Cimitero di Prima Porta vidi purtroppo all’opera fratello e cognata dell’attrice:seguendo le indicazioni della cognata, la bara fu calata sulla destra, “per lasciare il posto a fianco a mio marito Rodolfo”, declamò la signora. E a questo punto, arrossendo di timidezza, Chris intervenne:”Veramente quel posto è il mio”.

…Sono passati 8 anni dalla morte di Ileana, chiamo Chris, gli invio una mail, mi risponde accorato:”Tu lo sai, Ileana ed io , insieme, abbiamo avuto una vita felice, ma troppo breve, abbiamo regalato alla città di Roma un teatro che è ormai entrato di diritto nella mappa teatrale della Capitale. Eppure eccomi qua, a dormire nel camerino di Ileana…

Quando lei se ne andò, mi è stato suggerita una strategia di dissoluzione della mia stessa esistenza,del nostro felice passato. Mi  hanno terrorizzato , dicendomi che il fratello e la sorella di Ileana non mi avrebbero dato tregua, pretendendo di impossessarsi  di tutti i nostri beni, e mi hanno persuaso  a fare una finta vendita di tutto-il nostro appartamento romano di via Dolci, le due ville di Sabaudia, lo stesso Teatro…La finta vendita dovevo farla  ad una società immobiliare, la Ernst e Yang, dalla quale infatti non ebbi  una lira,ma mi garantirono-faccio i nomi di queste persone,Calì e Marcaccini, finiti in carcere successivamente per coinvolgimento con la mafia calabrese, e volevano trascinare anche me nei loro loschi affari –  un mutuo del Monte Paschi di Siena; ottenuto il quale avrei recuperato il danaro per sostenere il patrimonio immobiliare  che l’ultimo testamento di Ileana lasciava unicamente a me.

Dopo otto anni dalla sua morte  mi sono ancora ritrovato alla mercè di quella gente. Io sono  un pianista  british, come dici tu, cosa potevo sapere dei costumi romani?”

Mi tocca dirglielo, come una zia dai capelli bianchi:”Non sai nemmeno che a Roma si chiamano sole?”

“Quando finalmente sono andato a chiedere a quella società immobiliare di restituirmi almeno il danaro che avevo versato  anni prima, uno dei due compari, non ancora in carcere, mi ha accompagnato cortesemente al portone, ma appena sono salito sul motorino mi è venuto addosso con la sua moto,  mi sono alzato da terra e, di filato, sono andato alla Procura a denunciarlo…”

Intanto,  giusto per gradire, Chris si ritrova nello scorso ottobre con la condanna ad un anno di carcere. Il suo avvocato,Professor Pietro Nocita, lo rassicura:”Caro Maestro Lei non può andare in carcere perché la condanna è stata emessa con la sospensione della pena. Che è inoltre coperta da indulto. Il presunto reato non esiste,nella nostra impugnazione-appello chiediamo l’assoluzione. Infatti il testamento non pubblicato(e distrutto da altre persone) era suo favore, e non lasciava alcun bene ai fratelli.

Bisogna vincere e non far finta di vincere noi :comunque abbiamo vinto. Cordiali saluti, Pietro Nocita.”

Si può dar torto al pianista british, che scrivendomi qualche giorno fa, conclude:”Ecco la società italiana dopo Berlusconi…Un paese pure razzista perfino contro un musicista che ha l’unico torto di aver  amato l’Italia ed una meravigliosa donna italiana”.Adele Cambria Venerdi della Repubblica